Lunedì 24 marzo, alle ore 15, presso l’Auditorium Testori di Palazzo Lombardia, alla presenza del ministro Valditara, si terrà un importante convegno per fare il punto a 25 anni dall’approvazione della legge 62 che ha istituito in Italia un unico sistema scolastico pubblico formato dalla scuola statale e dalla scuola paritaria.
Anche per Articolo 26 una tappa fondamentale per affermare il primato educativo delle famiglie nei confronti dei propri figli. Di seguito il manifesto condiviso con numerose altre associazioni di genitori e del mondo della scuola.
“RILANCIO DEL DIRITTO CIVILE ALLA LIBERTA’ DI SCELTA EDUCATIVA”
Negli ultimi anni si è registrata una crescente disattenzione verso il ruolo della scuola paritaria, con un calo di interesse che coinvolge istituzioni, operatori, e gli stessi studenti e genitori che dovrebbero poter usufruire del diritto civile della libertà di scelta educativa.
Le cause principali di questa crisi includono il disinteresse politico che ha ostacolato l’attuazione della legge di parità, la mancata erogazione di aiuti finanziari alle famiglie e l’assenza di un adeguato aggiornamento dei contributi alle scuole. Ciò ha compromesso la sostenibilità economica delle istituzioni paritarie, portando alla loro progressiva riduzione.
Il pluralismo educativo dovrebbe essere pienamente riconosciuto, come affermato dalla Corte di Strasburgo. Tuttavia,oggi il diritto dei genitori alla libera scelta educativa non è garantito.
Le normative nazionali e internazionali, dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani alla Convenzione sui diritti del bambino, sanciscono chiaramente il diritto all’educazione e il ruolo delle famiglie. La Costituzione Italiana stessa ribadisce questi principi negli articoli:
Articolo 3: “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini,”
Articolo 31: “La Repubblica agevola con misure economiche … la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi”, istruzione e educazione compresi.
Articolo 34: “La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.
Articolo 30: “E’ dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori dal matrimonio
Articolo 33: “La legge, . (alle) non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali”
Articolo 118: “…. favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà.”
È sconcertante leggere tutti assieme questi articoli della Costituzione, perché appare evidente sia compito della Repubblica assicurare alla famiglia l’esercizio del proprio diritto/dovere di educare ed istruire i propri figli, norme esistenti, ma non ancora applicate.
Ǫuesta iniziativa mira a ottenere l’applicazione delle norme costituzionali, eliminando le condizioni che ne vincolano l’esercizio concreto e la sopravvivenza della scuola paritaria.