La petizione “per una sana educazione sessuale a scuola” di cui vi avevamo parlato nei giorni scorsi è stata presentata a Palazzo Madama. Rinnoviamo l’invito per chi non lo avesse ancora fatto a firmare la petizione (link qui) che sta riscuotendo un grande successo in termini di risposte, ma che può raggiungere numeri ancora più significativi e dare un determinante segnale in direzione #Nogender.
Riportiamo dalla conferenza stampa al Senato:
Di fronte a una vera emergenza educativa chiediamo il rispetto del ruolo prioritario della famiglia nell’educazione all’affettività e alla sessualità, chiediamo di disapplicare la Strategia nazionale dell’Unar ed emanare precise direttive affinché sia rispettato il diritto dei genitori, costituzionalmente garantito, ad educare i figli. Su temi etici e sensibili come l’educazione alla sessualità e all’affettività, spesso in modo subdolo nelle scuole di ogni ordine e grado, fin dall’asilo nido, si introduce la teoria del gender.
Questo le associazioni ProVita Onlus, Giuristi per la Vita, Movimento per la Vita e i genitori dell’Age e dell’Agesc chiedono al Premier Matteo Renzi, al Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini e al futuro Presidente della Repubblica attraverso una petizione per una sana educazione affettiva e sessuale nelle scuole, presentata oggi in Senato.
In poche settimane quasi solo con il passaparola abbiamo già raccolto online oltre 60mila sottoscrizioni di cittadini contrari alla diffusione dell’ideologia gender nelle scuole.
Siamo di fronte a una vera emergenza educativa. In molti casi, infatti, l’educazione sessuale a scuola è priva di riferimenti morali, discrimina la famiglia e mira a una sessualizzazione precoce dei ragazzi. La libertà di espressione è un diritto per tutti proprio come è giusto non discriminare nessuno.