Qual è il ruolo dei genitori nell’adozione dei libri di testo? O forse verrebbe da chiederci: perché, abbiamo un ruolo? Riprendiamo qui un interessante contributo sul tema, tratto dalla rivista “Nuova Secondaria”, che probabilmente aiuterà ad allargare ancora di più lo sguardo sugli spazi di collaborazione e di coinvolgimento dei genitori nell’ambito della continuità educativa tra famiglia e scuola.
I genitori nell’adozione dei libri di testo
di Giuseppe RichiedeiLe note ministeriali sull’adozione dei libri di testo tralasciano da anni di richiamare i compiti e i ruoli dei genitori nella procedura di adozione. Però le ultime disposizioni non abrogano le circolari precedenti dove, al contrario, si ribadiva l’importanza della collaborazione tra docenti, genitori e studenti (CM 16/ 2009 comma 3). Collaborazione che oggi diventa ancor più importante in quanto nei testi si moltiplicano le proposte che riguardano aspetti educativi (educazione civica, affettiva, ambientale …).
Per tradizione la scuola italiana si dedicava soprattutto all’istruzione e lasciava alla famiglia gran parte del compito prettamente educativo. Ora se l’insegnamento si allarga all’educazione non può non coinvolgere in modo più significativo le famiglie. Al contrario, oggi, si tende a sottovalutare la scelta dei libri di testo, banalizzata a semplice momento informativo di quanto ha già deciso l’insegnante.
Si ignora quanto puntualizzava la circolare del 2009: «Le adozioni non esauriscono i propri effetti all’interno della scuola poiché hanno anche una ricaduta non indifferente sulle famiglie. (….) Per gli studenti i libri di testo sono strumenti per la riflessione, l’approfondimento dei contenuti conoscitivi proposti e lo studio individuale; allo stesso tempo compongono una dotazione personale la cui utilità può prolungarsi al di là della vita scolastica». Come dire che il libro di testo non è semplicemente un sussidio tecnico–informativo, ma un fattore di crescita educativa.
Nelle Linee Guida per l’Educare al rispetto lo stesso Ministero raccomanda «che tra i diritti e i doveri e tra le conoscenze da trasmettere non rientrano in nessun modo né le “ideologie gender” né l’insegnamento di pratiche estranee al mondo educativo … e la scelta di libri di testo rispetti la libertà di insegnamento e tenga conto delle presenti linee guida».
Il tutto a conferma della valenza educativa del libro, che richiede e giustifica il parere dei genitori nella scelta. I genitori sono presenti nei consigli di classe “da genitori non da super-docenti”. La loro funzione è quella di esercitare una vigilanza in ordine ai valori umani e civili che nei testi vengono propugnati, alle narrazioni storiche o scientifiche che siano oggettivamente fondate e non espresse in modo dogmatico o propagandistico, fino agli aspetti più pratici del peso dei libri o del loro costo economico.
Queste sono le motivazioni che stanno alla base della norma che da quarant’anni stabilisce che “I libri di testo sono adottati dal collegio docenti, sentiti i consigli di interclasse e di classe” (art. 151, D. Lgs n. 297, 1994).
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