Di Daniela Bianchini, giurista, avvocato familiarista Lo sport è fondamentale per il sano ed armonioso…
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“Quando io non sono tu. Pratiche di rispetto per la scuola” è il titolo del seminario che si terrà a Roma presso la Sala Convegni Cappella della Stazione Termini il prossimo 15 Gennaio alle 16.30. organizzato da Articolo 26
Argomento molto dibattuto nell’ultimo periodo è la violenza che esplode tra i giovani, atti di bullismo tra pari, così come nelle relazioni con gli adulti, talvolta anche all’interno delle mura scolastiche. A primo sguardo si tende ad incolpare la nuova generazione per queste “sue” attitudini che reputiamo “assurde”, ma questo sguardo si rivela ben presto a corto raggio nel momento in cui si dimostra che il fenomeno si estende ad un numero di ragazzi non minoritario e di diverse estrazioni sociali. Domanda: forse la società del “pienessere” che abbiamo messo in piedi non riempe il nostro cuore di felicità?
Proseguono gli incontri nelle scuole tenuti da Articolo 26: cinquecento ragazzi di liceo hanno partecipato attivamente alle sessioni di formazione tenute dall’associazione
Emergenza educativa: una espressione che sempre più spesso viene utilizzata per sottolineare le difficoltà che vivono gli ambienti come la scuola in cui le diverse generazioni si incontrano e dove, appunto, lo scambio generazionale appare sempre più in crisi.
Riportiamo un estratto di un contributo di Davide Rondoni, che in poche righe accende la luce dei riflettori su alcuni aspetti che effettivamente dovrebbero essere messi maggiormente a fuoco: la crisi di civiltà e il depauperamento dell’autorità, il logorato rapporto scuola-famiglia, gli obiettivi della formazione scolastica e la noia dei ragazzi.
Riportiamo un interessante contributo sul tema dell’educazione al rispetto: il costruttivo confronto tra scuola e famiglia si deve poggiare sul piano dell’offerta formativa, il patto di corresponsabilità ed il consenso informato preventivo dei genitori
In questo articolo che riportiamo da la Verità, Claudio Risè affronta il tema dell’aggressività che esplode sempre più spesso, deflagrante dalle prime pagine dei giornali, specie nel mondo dei ragazzi. L’articolo può risultare graffiante e per certi versi contro-corrente e solo in apparenza provocatorio.Ma ne reputiamo utile la lettura anche per questo motivo, poiché offre la possibilità di affrontare il fenomeno da nuovi interessantissimi punti di vista, suffragati dalla vastissima esperienza clinica del noto psicoterapeuta
Riscontri entusiastici da parte dei ragazzi e docenti delle scuole secondarie di Massa-Carrara, presenti numerosi alla mattinata “Tutti pazzi per i social – Il cyberbullismo e le sfide della rete” , svoltasi all’interno della serie di incontri “Famiglia Scuola e Scienza, insieme per Educare” rivolti a genitori, ragazzi e docenti.
Tre ore ininterrotte di attenzione, commentando e intervenendo, tra momenti di simpatica distensione e argomenti seri e delicati: dalle fake news ai casi più dolorosi di cyber-bullismo a come usare i social senza rimanerne schiavi o vittime.
Ringraziamo tutti per l’interesse e la collaborazione e speriamo che questo incontro favorisca una crescente consapevolezza su questi temi da parte dei giovani e una rinnovata apertura al dialogo tra docenti e alunni e tra genitori e figli per affrontarli insieme.
Si è tenuto ieri mattina nella Camera di Commercio di Carrara, alla presenza di 130 alunni provenienti da diverse scuole della provincia, il primo incontro del corso di formazione per docenti ed alunni “Scuola, Famiglia e Scienza: insieme per educare”, organizzato da Articolo 26, con la partecipazione di Progetto Pioneer, con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Lucca – Massa Carrara.
7 sessioni con focus particolare sulle scuole di grado medio inferiore e superiore – incentrate su tematiche educativo-didattiche attualissime: dal cyberbullismo e l’uso dei social, all’educazione affettiva e alle tecniche di apprendimento, fino al ruolo degli educatori nella costruzione dell’identità in adolescenza
Le conquiste delle associazioni di genitori, l’incontro con il ministro, le nuove richieste al MIUR, le indicazioni alle famiglie e le mobilitazioni in programma se non verranno ascoltate.
Perché la libertà di educazione è un valore per tutti – genitori e docenti – e la democrazia si esercita a partire dalle case, passando per gli organi collegiali nelle scuole fino anche alle piazze.
Qui le proposte inviate al MIUR e un articolo da leggere