L’Associazione Articolo 26 – membro del FoNAGS, Forum Nazionale delle Associazioni di Genitori nella Scuola…
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Domani 4 dicembre un appuntamento importantissimo per la libertà educativa dei genitori e per rimettere…
Tra le macerie in cui rischiamo di vedere ridotto il nostro paese alla fine di questa crisi, spiccano i resti della scuola pubblica.
Lunedì 15 Giugno alle ore 12.45 il Web pressing parlamentare con interviste in diretta e giovedì 18 Giugno alle 14.30 a Roma a Piazza Montecitorio il Flash mob a sostegno del lavoro dei parlamentari, per il quale si aspettano arrivi da tutta Italia.
Negli stessi giorni del Convegno #Scuola Libera promosso alla Camera da Articolo 26 per sollecitare il dibattito pubblico la politica, è stata presentata al ministro Bussetti una interrogazione parlamentare: alunni e genitori italiani sono i soli discriminati in Europa, perché la scuola da noi la possono scegliere solo i ricchi. E il sistema è al collasso.
Articolo 26 comma 3 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo: “I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di educazione da impartire ai loro figli”.
Il 10 dicembre 1948, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ratificava il documento contenente 30 articoli, all’interno del quale veniva stabilito questo diritto, da cui ha preso il nome la nostra associazione: più che un diritto, un principio inalienabile! Da sempre impegnati a difendere la Dichiarazione Unversali dei Diritti, e a tenerla viva, articolo per articolo!
Con la nota circolare emessa dal Miur (si veda a fondo pagina il documento) la libertà educativa dei genitori da oggi è maggiormente tutelata all’interno delle scuole: si tratta di una conquista importante, uno dei primi obiettivi per cui ha lavorato Articolo 26 dalla sua fondazione. Un percorso di anni che giunge ad una svolta decisiva e dà l’iniezione di fiducia, la spinta e il coraggio per dare concretezza alle azioni che l’associazione ha attivato su tanti aspetti della libertà di educazione: per fare questo e per essere incisivi in sfide sempre più grandi – fino al riconoscimento completo della libertà di scelta educativa e scolastica dei genitori – abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti i genitori che condividono i nostri intenti e a cui chiediamo quindi di associarsi o di dare un contributo con generosità.
Dall’ultimo studio della fondazione Novae Terrae emerge che non solo esiste una relazione profonda tra una buona e libertà educazione e i valori della democrazia e la libertà sociale, ma molto spesso proprio la libertà di educazione è un elemento importante per lo sviluppo civile e sociale dei paesi del mondo
Questa la definizione del “costo standard” così come riportata da Wikipedia: cosa lega questo concetto al mondo della scuola? Perché può diventare determinante nella libertà educativa dei genitori? Ce lo spiega questo contributo tratto da OS
Nei giorni scorsi il MIUR ha aperto sulla possibilità di inserire il costo standard nella scuola: “Quattro giorni fa ho firmato la costituzione del gruppo di lavoro che dovrà definire il costo standard, perché dopo 17 anni è venuto il momento di iniziare a fare sul serio sul pluralismo formativo”. Qui un breve approfondimento sul significato di costo standard per studente.
Dal 6 all’11 Novembre si svolge la “Settimana per la Libertà di Educare” . Invitiamo i genitori a consegnare e far protocollare presso le segreterie scolastiche – sempre secondo le modalità di un dialogo costruttivo e se possibile anche in gruppo – la richiesta di informativa e di recepimento del Consenso Informato Preventivo sulle iniziative collegate a temi educativi sensibili. Se vi può aiutare nel vostro dialogo con la scuola potete anche riferirvi all’iniziativa nazionale sotto descritta, per spiegare l’importanza di questo gesto. Che non è per un “no” ma per un “sì”: alla libertà educativa, a progetti davvero condivisi tra scuola e famiglia.