La voce dei genitori, che negli ultimi mesi hanno messo in luce il problema dell’impatto delle teorie di genere sulla scuola pubblica e sulla libertà di educazione, si comincia evidentemente a far sentire.
Impossibile negarlo: questa lettera è senz’altro un messaggio importante e un passo avanti nella direzione, auspicata da mesi. Va anche sottolineato però che in questa comunicazione del ministro, si riporta solo quanto già disposto più di un anno fa con la nota MIUR 4321 del luglio 2015, cioè che “La partecipazione a tutte le attività extracurricolari, anch’esse inserite nel P.O.F., è per sua natura facoltativa e prevede la richiesta del consenso dei genitori per gli studenti minorenni o degli stessi se maggiorenni che, in caso di non accettazione, possono astenersi dalla frequenza”.
Di fronte al rischio fondato di strumentalizzazione delle norme e del concetto di extra-curricolarità, e consapevoli che troppo spesso questa prassi non viene riconosciuta nelle scuole per le tante segnalazioni che ci provengono da genitori di tutta Italia, è d’obbligo oggi più che mai ribadire queste puntuali richieste:
1) priorità ai genitori: venga ufficializzato l’obbligo del consenso informato preventivo per tutti i temi educativi sensibili e divisivi, sia di carattere curricolare che extracurricolare; in particolare per quelli in applicazione del comma 16;
2) trasparenza: sia puntualizzato che vanno illustrati non solo i titoli, ma tutti i contenuti, i metodi e i requisiti dei promotori e degli operatori dei progetti didattici su queste tematiche;
3) coinvolgimento associazioni: vengano coinvolte le associazioni dei genitori nella progettazione di percorsi didattici contro le discriminazioni.
In particolare per quanto riguarda la problematica “gender” e di fronte all’evidenza che:
– la scuola può certamente favorire la formazione alla parità tra i sessi, ma non può agire sull’identità delle persone, contraddicendo l’intervento educativo familiare ed esperienziale
Solo in questo modo sarà garantito il pluralismo culturale della scuola e la libertà di educazione di tutti!
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