Il Nido accoglie i bambini dai 0 ai 3 anni, la scuola dell’Infanzia dai 3 anni ai 6 anni. Il Nido e la scuola dell’Infanzia sono servizi gestiti ed erogati dai comuni, in particolare dal dipartimento dei servizi educativi. I municipi poi gestiscono nidi e scuole dell’infanzia del loro territorio di pertinenza.
La scuola dell’infanzia rientra anche nella gestione dello stato (oggi negli istituti comprensivi).
In ogni comune si possono ritrovare i regolamenti per entrambi i rami educativi.
Come viene detto nel Modello educativo del comune di Roma “è compito dei Servizi dell’infanzia di Roma Capitale accogliere e valorizzare le specificità e le esigenze formative di ogni bambino, per favorire lo sviluppo armonico della persona, nel rispetto delle differenze di tutti e dell’identità di ciascuno, mediante una modalità relazionale basata sull’osservazione e l’ascolto, che sollecita la partecipazione e il dialogo sia con le famiglie che con le altre agenzie formative del territorio”. (link)
Ci sono diversi tipi di nido, quelli a gestione diretta del comune: i privati convenzionati (gestiti da privati ma con posti a tariffa comunale), i nidi in concessione, i nidi privati. In genere, da contratto, i nidi in concessione e convenzione seguono il regolamento comunale per quanto riguarda la rappresentanza.
NIDI
Nel nido le famiglie, come negli altri ordini di istruzione, sono coinvolte nel percorso educativo ed entrano a pieno titolo nella gestione del nido.
Nel Titolo 2 del Regolamento dei nidi del comune di Roma (link) sono specificati in maniera chiara gli organi attraverso cui si da vita alla partecipazione attiva di tutti i componenti protagonisti dell’attività educativa (famiglie, educatrici, funzionario educativo, personale ATA).
Gli organi di partecipazione sono:
- l’Assemblea dei genitori;
- il Comitato di gestione;
- la Consulta circoscrizionale;
L‘Assemblea dei genitori è costituita dai genitori dei bambini iscritti al nido. All’inizio dell’anno educativo si elegge il presidente e i rappresentanti che faranno parte del comitato di gestione. Tra i compiti quello di formulare proposte da portare al comitato riguardo il progetto educativo.
Il Comitato di gestione è organo fondamentale di gestione del funzionamento del nido. E’ composto da 8 membri ( i numeri cambiano in base al numero degli utenti del servizio). La componente genitori è maggioritaria ( 4 genitori, 1 genitore utenti lista attesa, 3 educatrici). Il presidente del comitato di gestione viene eletto a votazione tra la componete genitori. Il comitato dura in carica 3 anni.
Diversi sono i compiti del comitato tra cui l’approvazione il piano annuale delle attività del nido presentato dal Gruppo educativo, acquisiti pareri e proposte dell’Assemblea dei genitori.
Il Comitato di gestione dialoga continuamente con gli uffici municipali ( o di quartiere) preposti al servizio educativo, con la commissione scuola ( organo politico del municipio presieduta dai consiglieri eletti) e con l’assessore.
La Consulta circoscrizionale vede la presenza di tutte le figure al servizio educativo all’interno del municipio e la presenza di un rappresentante dei genitori del comitato di gestione per ciascun nido presente sul territorio.
Tra i compiti della consulta:
– promuove in particolare iniziative di raccordo e coordinamento tra i nidi e le scuole dell’infanzia, al fine di assicurare la continuità del percorso educativo.
– elabora all’inizio dell’anno programmi di attività che coinvolgano anche i genitori e gli utenti del territorio prevedendo iniziative ricreative e culturali e seminari di formazione.
SCUOLA DELL’INFANZIA
I genitori sono coinvolti in diversi organi di partecipazione:
- Assemblea genitori
- Consiglio di scuola
- Rappresentanti di sezione
L’Assemblea dei genitori vede la partecipazione di tutti i genitori dei bambini iscritti presso la scuola. Si riunisce tre volte l’anno, elegge il suo presidente e i genitori che andranno a far parte del Consiglio di scuola.
Il Consiglio di scuola è l’organo principale di partecipazione e di gestione della scuola dell’infanzia.
Ne fanno parte in genere 4 rappresentanti dei genitori, il coordinatore educativo, 4 rappresentanti del personale docenti, 1 rappresentante del personale ATA.
Tra i compiti l’approvazione del piano annuale delle attività formulato dal collegio docenti, acquisiti i pareri e le proposte dell’assemblea dei genitori.
La partecipazione dei genitori in questo ramo educativo, dai 0 ai 6 anni, non è pensata solo come accompagnamento ma come presenza viva e fondamentale per il buon andamento del percorso formativo dei singoli piccoli utenti, seguiti quindi dalle famiglie, ma anche per l’intera comunità educante.
In genere però si riscontra il poco coinvolgimento negli organi previsti, per mancata informazione da parte delle amministrazioni, che tendono a non incentivare molto questo coinvolgimento.
Dove invece questo avviene con sentimento di collaborazione e di rispetto dei ruoli si nota che tutto il percorso formativo diventa un luogo di crescita per tutte le figure coinvolte. E’ importante infatti che nella collaborazione e sinergia ciascuno conservi il proprio ruolo, senza accavallarsi, nella piena fiducia reciproca tra famigle e gruppo educativo.
Le elezioni della rappresentanza genitori avvengono in genere entro Ottobre, ma non sempre i tempi sono rispettati né le modalità. In genere il gruppo educativo/docente organizza una riunione di sezione durante la quale ci si propone come rappresentante dei genitori.