Proponiamo un estratto di un’intervista al sociologo Mario Salisci, nostro ospite nel convegno nazionale di Articolo 26 a Todi.
L'”Urlo di Munch”, parodiato ma per certi versi reso ancora più attuale dalla nostra immagine copertina di Homer Simpson, è insieme punto di partenza e punto di arrivo di un ragionamento che ci conduce attraverso la dissoluzione dei legami e il depotenziamento dell’autorità fino allo straripare delle relazioni virtuali, che spesso però finiscono per lasciarci soli, come nel caso degli adolescenti hikikomori in Giappone… e in Italia.
Salisci tratteggia anche la direzione verso cui muoversi: irrobustire le relazioni concrete, da quelle familiari a quelle in ambito sportivo, per formare personalità più stabili e solide; allora anche l’utilizzo dei social e della tecnologia più in genere sarà un surplus utilissimo e non “dannoso”.

Il “Consenso informato preventivo dei genitori” lede i diritti della scuola? O lede l’autonomia scolastica? O lede la libertà di insegnamento? O lede la professionalità dei docenti? O vanifica le scelte degli organi collegiali?
Nell’articolo sotto su TdS la proposta di “alcune letture concilianti del rapporto tra scuola e famiglia, riguardo la recente nota MIUR n.19534 del 20 Novembre 2018, con l’intento di contribuire costruttivamente a dimostrare che le interpretazioni che presentano il Consenso Informato dei genitori – previsto da questo provvedimento per le attività che non fanno parte del curriculum obbligatorio delle discipline – come un ostacolo all’espressione della libertà di insegnamento e dell’autonomia scolastica, non solo non trovano fondamento nelle norme e nei principi che regolano a monte la scuola stessa, ma possono anche far male al prezioso patto educativo scuola-famiglia”

Articolo 26 comma 3 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo: “I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di educazione da impartire ai loro figli”.
Il 10 dicembre 1948, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ratificava il documento contenente 30 articoli, all’interno del quale veniva stabilito questo diritto, da cui ha preso il nome la nostra associazione: più che un diritto, un principio inalienabile! Da sempre impegnati a difendere la Dichiarazione Unversali dei Diritti, e a tenerla viva, articolo per articolo!

Il filo rosso che che ci unisce ad Alessandro D’Avenia, questa volta ci conduce ad incontrare un altro nostro punto di riferimento educativo, quel prof. Franco Nembrini che con un intervento apprezzatissimo ha chiuso il nostro convegno nazionale di Todi il 16 settembre scorso, parlandoci della sua amicizia con il disegnatore Gabriele Dell’Otto. In una nuova pubblicazione sull’Inferno, Nembrini “dipinge” Dante come un supereroe mentre le qualità di illustratore di Dell’Otto ne descrivono le gesta: si tratta di un eroe che, come quelli della Marvel che abbiamo imparato ad amare, mostrano un volto umano fatto di doti speciali unite a fragilità comuni. A ben vedere quindi, i supereroi non sono poi così distanti da noi comuni mortali e per questo motivo infiammano il cuore dei ragazzi: avere nel proprio destino cose “alte”, è scritto nel cuore di ogni uomo ed è un desiderio che non possiamo arrogarci il diritto di frustrare nei giovani di oggi.

Con la nota circolare emessa dal Miur (si veda a fondo pagina il documento) la libertà educativa dei genitori da oggi è maggiormente tutelata all’interno delle scuole: si tratta di una conquista importante, uno dei primi obiettivi per cui ha lavorato Articolo 26 dalla sua fondazione. Un percorso di anni che giunge ad una svolta decisiva e dà l’iniezione di fiducia, la spinta e il coraggio per dare concretezza alle azioni che l’associazione ha attivato su tanti aspetti della libertà di educazione: per fare questo e per essere incisivi in sfide sempre più grandi – fino al riconoscimento completo della libertà di scelta educativa e scolastica dei genitori – abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti i genitori che condividono i nostri intenti e a cui chiediamo quindi di associarsi o di dare un contributo con generosità.

Da genitori a genitori, oggi ti chiediamo: aderisci ad Articolo 26!
Farlo è molto semplice e il contributo veramente minimo (5 euro): con poco tempo e pochi soldi, ma con il tuo grande sostegno, ci aiuterai a fare grandi cose!

Nel marzo del 2017, Articolo 26 ha contribuito alla promozione del tour di Therese Hargot in Italia. La sessuologa belga veniva a presentare la versione italiana di un interessante libro sul tema della sessualità, portando la sua esperienza di insegnante in diversi quartieri della Parigi “bene”, nell’affrontare lo spaseamento dei giovani rispetto al pur pubblicizzatissimo tema del sesso: si tratta di una delle sfide educative odierne più delicate, dato che spesso abbiamo avuto modo di notare che la “liberazione sessuale” degli ultimi 50 anni non abbia poi fatto scaturire quella felicità e quel progresso che aveva promesso […]

Segnaliamo “Mente e corpo uniti per amare”, iniziativa di Progetto Pioneer con il patrocinio del Consiglio regionale del Lazio, che consiste in uncorso teorico-pratico per ostetriche, ginecologi e psicologi per progetti di educazione affettivo sessuale integrata da proporre nelle scuole.
Il percorso si articola in corso base e corso avanzato e si alterneranno tanti relatori di spessore tra cui Articolo 26 che sarà protagonista di un intervento sul valore della libertà educativa e del consenso informato nella scuola.