Emergenza educativa: una espressione che sempre più spesso viene utilizzata per sottolineare le difficoltà che vivono gli ambienti come la scuola in cui le diverse generazioni si incontrano e dove, appunto, lo scambio generazionale appare sempre più in crisi.
Riportiamo un estratto di un contributo di Davide Rondoni, che in poche righe accende la luce dei riflettori su alcuni aspetti che effettivamente dovrebbero essere messi maggiormente a fuoco: la crisi di civiltà e il depauperamento dell’autorità, il logorato rapporto scuola-famiglia, gli obiettivi della formazione scolastica e la noia dei ragazzi.

Come associazione di genitori che si imp­egna a promuovere il ruolo formativo del­la famiglia nella so­cietà e il principio della libertà di ed­ucazione, ribadiamo che:
– garantire la libertà di scelta educativa è necessario e urgente – non so­no più sufficienti dichiarazioni di mass­ima e di principio: se la libertà di sce­lta educativa è un valore sociale allora dobbiamo garantirlo
– questo richiede la difesa di un plura­lismo educativo che oggi è già gravemente compromesso dalla chiusura di oltre 500 istituti paritari negli ultimi 5 anni

A giudicare dalle statistiche disponibili a livello di comunità scientifica internazionale, i dati sulle dipendenze parlano chiaro: un fenomeno che disgrega la società e depaupera la possibilità dei giovani di impostare un futuro che sorrida loro, come risulta chiaro dall’estratto di questo contributo dello psicologo Claudio Risè, che ha fatto pubblicazioni in merito già da diversi anni.
Nonostante questo, l’impressione è che queste risultanze vengano scientemente sottovalutate o riposte sotto il tappeto, per non voler guardare e non dover intervenire. Articolo 26 al contrario propone una linea di intervento che faccia luce sul fenomeno delle dipendenze, parlando in maniera trasparente ai giovani e agli studenti, in maniera tale che essi siano nelle condizioni di poter giudicare e decidere in maniera responsabile in funzione di quanto reputano sia meglio per la loro vita

Due giorni di confronto tra specialisti, genitori, insegnanti, associazioni e istituzioni.
Comprendere il mondo che cambia per noi e per i nostri figli, tra stili di vita virtuali e nuove dipendenze.
Restituire valore al patto famiglia-scuola per far fronte alle emergenze del nostro tempo e tornare ad educare, insieme.
Dal cuore d’Italia, una sfida appassionante, antica e sempre nuova, che oggi passa per la rivoluzione di una formazione veramente efficace, pluralista e libera. Per tutti
Insieme a: Anna Monia Alfieri, Francesco Botturi, Emiliano Lambiase, Giacomo Samek Lodovici, Franco Nembrini, Giuseppe Richiedei, Mario Salisci, Giovanni Vannini, Ass.ne Portofranco Napoli

L’impennata di episodi di violenza deve far riflettere tutti i partecipanti alla vita scolastica: studenti, docenti, genitori, dirigenti, personale a supporto. Gli organi collegiali sono il luogo dell’incontro tra tutte le parti in gioco: è da qui che può, e deve, ripartire la collaborazione e il lavoro per il bene comune: proponiamo un contributo su questo tema

Il prof2.0 Alessandro D’Avenia ci accompagna in un percorso delicato, conducendoci nella stanza privata in cui l’anima di un adolescente si va saldando per spiccare il volo verso la propria autonomia.
Nostro figlio si è trasformato in un “extraterrestre”? Questo suo improvviso esserci “alieno” certamente ci spaventa, ma va tenuto presente che si tratta del segnale di una crescita, che si configura nell’elaborazione di quello spazio personale che è l’intimità: è cura dei genitori per primi rispettare questo luogo prezioso e insegnare la cura e la difesa di un ambiente che dai ragazzi va riconosciuto e preservato per il resto della vita.

Il contributo di Articolo26 in merito alla lettera aperta al neo Ministro dell’Istruzione Bussetti a firma di Galli della Loggia e contenente una serie di proposte per migliorare il sistema scolastico: condividiamo certamente il fine di restituire autorevolezza e incisività al ruolo educativo della scuola e molti dei punti elencati dal professore, ma non possiamo essere d’accordo con l’idea di estromettere i genitori dalla vita scolastica. Nell’articolo le argomentazioni

Segnaliamo “Mente e corpo uniti per amare”, iniziativa di Progetto Pioneer con il patrocinio del Consiglio regionale del Lazio, che consiste in uncorso teorico-pratico per ostetriche, ginecologi e psicologi per progetti di educazione affettivo sessuale integrata da proporre nelle scuole.
Il percorso si articola in corso base e corso avanzato e si alterneranno tanti relatori di spessore tra cui Articolo 26 che sarà protagonista di un intervento sul valore della libertà educativa e del consenso informato nella scuola.