Le conquiste delle associazioni di genitori, l’incontro con il ministro, le nuove richieste al MIUR, le indicazioni alle famiglie e le mobilitazioni in programma se non verranno ascoltate.
Perché la libertà di educazione è un valore per tutti – genitori e docenti – e la democrazia si esercita a partire dalle case, passando per gli organi collegiali nelle scuole fino anche alle piazze.
Qui le proposte inviate al MIUR e un articolo da leggere

Riportiamo di seguito, per ragioni di chiarezza, le tappe relative al dibattito sulla libertà educativa secondo quanto riportato da Orizzonte Scuola.
La pubblicazione del comunicato dei Cobas Bologna in merito a presunte ingerenze di associazioni locali riguardo a iniziative educative controverse e divisive esigeva da parte nostra una presa di posizione in favore dei diritti costituzionali dei genitori

Ampia e calorosa partecipazione ai due corsi di formazione rivolti ai docenti della provincia di Massa svolti dalla nostra associazione con il patrocinio dell’ufficio scolastico regionale del MIUR.
Diversi i temi trattati nel corso dei due incontri: la gestione del mondo delle emozioni con bambini e adolescenti e l’importanza della alleanza tra scuola e famiglia di fronte alle nuove sfide educative.

Tornati a scuola dopo le vacanze di Pasqua, molti genitori hanno trovato nuovi problemi da affrontare.
Riportiamo un articolo di TUTTOSCUOLA che spiega con chiarezza che pur in presenza di una legge in favore degli alunni disabili, si ricomincerà anche per il futuro con i “caroselli dei docenti di sostegno” annuali, a danno dei ragazzi e delle famiglie, poiché tale legge è stata ignorata dai decreti attuativi della Buona Scuola, recentemente approvati.

Durante il Question Time di ieri 12 Aprile 2017 alla Camera il ministro Fedeli ha ribadito che nella scuola non può entrare l'”ideologia gender” (di cui finalmente anche il governo ammette l’esistenza) e che le scuole devono riconoscere ai genitori obbligatoriamente il “diritto al consenso informato e all’esonero dei figli” da tutti i progetti relativi all’educazione di genere e contro le discriminazioni che essi non condividano.

Segnaliamo “Mente e corpo uniti per amare”, iniziativa di Progetto Pioneer con il patrocinio del Consiglio regionale del Lazio, che consiste in uncorso teorico-pratico per ostetriche, ginecologi e psicologi per progetti di educazione affettivo sessuale integrata da proporre nelle scuole.
Il percorso si articola in corso base e corso avanzato e si alterneranno tanti relatori di spessore tra cui Articolo 26 che sarà protagonista di un intervento sul valore della libertà educativa e del consenso informato nella scuola.