Un anno importante è appena iniziato e l’attività di Articolo 26 non si ferma!
Proseguono con forza gli impegni “classici” dell’associazione, legati alla ampia mission in tema di libertà educativa”, nel supporto e nella responsabilizzazione dei genitori per attuare tutti gli strumenti che consentano loro l’esercizio del proprio ruolo educativo, prioritario e prezioso per tutta la società.
E mentre si chiude un anno pieno di tanti obiettivi significativi centrati insieme (per dirne solo alcuni: la nota Miur sul consenso informato, l’iscrizione all’EPA, il convegno nazionale a Todi) e mentre continua la nostra campagna associativa per costruire e dare all’Italia una associazione di genitori moderna e forte (a cui vi chiediamo quindi di aderire numerosi), vi annunciamo che a partire dai prossimi giorni introdurremo alcuni nuovi argomenti anche sul sito web: ma per ora fatevi bastare questa anticipazione, oltre non andiamo…
Andiamo oltre, invece, solo per augurare a tutti voi uno splendido 2019 prendendo in prestito, come talvolta ci capita, le parole di un “letto da rifare” di Alessandro D’Avenia.
Che il nuovo anno allora sia pieno di successi per la nostra associazione, ma soprattutto di incontri stimolanti per crescere insieme: se possibile ancora di più rispetto ai questi primi 4 anni di vita di Articolo 26, che ci hanno portato grandi e belle novità, in particolare nelle tante relazioni che abbiamo sviluppato tra genitori, educatori, insegnanti, specialisti, tra persone di buona volontà che in maniera generosa si dedicano al bene comune e al benessere dei bambini e delle famiglie!
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La speranza cerca ciò che rende la vita nuova, perché il nuovo rende vivibile la vita quotidiana. Nella cultura di oggi il nuovo viene identificato con il progresso, che spesso è però solo un’illusione di novità, perché è veramente nuovo solo ciò che a ogni incontro realmente ci rinnova. Speriamo nell’uscita di nuovi prodotti e modelli di oggetti ma si rovinano sempre. Speriamo in politici che rinnovino il mondo, ma rimaniamo delusi dalle nostre stesse aspettative. Speriamo nell’accumulo di cose e nella rapidità nell’ottenerle, ma proprio questo rallenta la nostra capacità di impegno, di rischio, di attesa. Speriamo di trovare conferma al nostro io precario a colpi di like e di successi, ma la solitudine rimane uguale, anzi si approfondisce. Chi ha sperimentato felicità nelle relazioni e nel lavoro (le voci di ogni seducente oroscopo) sa che non è il progresso di per sé a rinnovare la vita, ma l’amore che mettiamo e riceviamo nell’incontro reale con gli altri e il mondo. Il progresso di ciascuno di noi non è fuori, ma nel compimento della vita, nostra e altrui, al quale tecnologia, politica, economia possono contribuire solo se non vengono scambiate per la vita stessa, che sta solo dove viene realmente e costantemente rinnovata: nell’amore.
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Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. Le evidenze in neretto sono state inserite da noi