Sulla “settimana nazionale contro la violenza”

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Il MIUR e il Dipartimento per le pari opportunità, in collaborazione con l’UNAR, hanno promosso la settimana contro la violenza e la discriminazione (24-30 novembre 2014).

La circolare ministeriale inviata ai direttori scolastici delle scuole italiane fa riferimento alla creazione di “un proficuo scambio ed ausilio tra le istituzioni scolastiche e le famiglie”: come Comitato condividiamo in pieno questo spirito ed è esattamente questo il nostro auspicio.

Combattere la violenza e la discriminazione è un fine ineludibile dell’educazione; lo abbiamo detto più volte e non possiamo fare altro che ribadirlo anche qui: siamo per una scuola inclusiva e rispettosa di tutte le differenze, una scuola che bandisca le violenze, le discriminazioni e i bullismi ad ogni livello.

Siamo convinti che questo fine non può che essere condiviso da tutti e che occorra collaborare tutti – “istituzioni e famiglie”, per l’appunto – per raggiungere questo obiettivo. Va detto però che nutriamo grosse perplessità rispetto ad alcune iniziative in atto nelle scuole, dove in maniera talvolta non trasparente sono stati inseriti progetti molto discutibili su tematiche estremamente delicate, quali l’educazione all’affettività e alla sessualità; e abbiamo riscontrato che spesso il pretesto per farlo è stato presentare l’aspetto della educazione alle differenze intesa come lotta alle discriminazioni.

Per questo motivo, sempre mantenendo uno spirito collaborativo e rifuggendo da toni esasperati, invitiamo i genitori a svolgere il proprio ruolo monitorando i contenuti che le scuole potrebbero proporre in iniziative particolari relative alla “Settimana nazionale contro la violenza e la discriminazione”.

Non scordiamolo: la priorità in fatto di scelte educative è di competenza del padre e della madre ed è quindi diritto delle famiglie per lo meno essere messi a parte delle strategie educative degli istituti scolastici.

Se non lo avete ancora fatto, potete scaricare il modulo del consenso informato dal nostro sito ed eventualmente adeguarlo per la circostanza.

Richiesta di consenso informato per dirigenti scolastici

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